Crotone 'città della vela', Calabria da mare anche d'inverno
Crotone, 4 mar. (Adnkronos/Labitalia) - La destinazione è la Calabria. Anche d'inverno. Da quando Crotone, nel 2012, è divenuta 'città della vela', grazie ai grandi eventi nazionali e internazionali che l'hanno piazzata nel gruppo ristretto delle 'capitali' del Mediterraneo famose per il loro mare e per le regate: Barcellona, Palamòs, Tenerife, Gran Canaria, Malta. Non sono propositi, ma fatti. Sono appena arrivati a Crotone, infatti, quattrocento giovani velisti provenienti da tutta Italia, da decine di Paesi europei e persino da Israele. Parteciperanno a due regate, la quarta edizione della 'Bper Banca Crotone International Carnival Race' e il 'Trofeo Optimist Italia Kinder + Sport' e a training e allenamenti, fra i quali quello della nazionale italiana under 15. Ma in questi dieci lunghi giorni di sport faranno anche molto altro, insieme agli allenatori, alle loro famiglie, al pubblico accorso in riva allo Jonio per un festival della vela invernale del tutto inedito. L'intera città, infatti, è coinvolta da parate, feste e spettacoli. Così la Calabria non solo diventa la destinazione degli appassionati di vela ma richiama sotto il suo sole migliaia di persone che prenotano qui la 'settimana azzurra', alternativa nautica alla 'settimana bianca'. Crotone, la città di Pitagora, di Milone, l'imbattuto recordman olimpico di tutti i tempi, ma anche, oggi, di Sergio Cammariere, di Massimiliano Bruno e dell'head designer di Givenchy e di Sem Sem Albino Riganello; la regione di Gianni Versace; la terra in cui crescono il bergamotto dei profumi di Chanel e delle marmellate spalmate su pane nero di grani antichi, le uve del Cirò, la cipolla di Tropea, non sono più soltanto la meta di una vacanza estiva da sogno, dunque. Le regate invernali sono al mattino e punteggiano l'orizzonte di vele bianche che si allineano con il promontorio di Capo Colonna dove sorgeva il tempio di Hera Lacinia. Nel pomeriggio si animano i musei archeologici che conservano la storia di Kroton, metropoli della Magna Grecia, il centro commerciale naturale e le librerie in cui si raccontano le storie di sport di Gazzaniga o puoi incontrare grandi romanzieri come Gangemi, Dara, Abate, Criaco. E di sera brulicano di persone e di turisti i locali della movida e le piazze invase dalla musica o si accendono i riflettori sui palcoscenici. Il tepore della Calabria e della sua primavera perenne coccola i turisti svedesi, svizzeri, tedeschi, olandesi, catturati da una luce speciale, dal profumo delle mimose, delle calendule e delle viole cantate da Rino Gaetano, crotonese anche lui. Che infatti ha la sua statua sul lungomare, meta di un autentico pellegrinaggio come quella di Milone, ispirata all'opera, famosissima, di Puget esposta nel Louvre. "Abbiamo tirato fuori l'argenteria, l'abbiamo lucidata ed esposta. Piace. La gente viene. E torna perché si diverte tutto l'anno facendo vela o kitesurf da professionista o da principiante", dice Francesco Verri, presidente del Club Velico Crotone, la società sportiva che ha dato inizio a tutto questo. "Ma il segreto del successo -conclude- è che ci stiamo lavorando tutti: la Regione Calabria in particolare; la Camera di commercio di Crotone, estremamente coinvolta; il Comune e l'Autorità Portuale di Gioia Tauro; e poi le associazioni di categoria, gli ordini professionali, le imprese, i gruppi, gli intellettuali, i cittadini".