Palermo: Gelarda (Lega), 'Giusto braccare gli spacciatori davanti alle scuole'
Palermo, 6 mar. (AdnKronos) - "Braccare gli spacciatori di droga davanti alle scuole significa salvare la vita ai nostri figli. E pazienza se qualche studente storcerà il naso per i controlli delle forze dell'ordine ritenuti eccessivi, soprattutto in classe, come recentemente accaduto al liceo classico Umberto I di via Filippo Parlatore dove alcuni giovani hanno parlato addirittura di grave atto intimidatorio. Poco importa: se riusciremo ad allontanare anche un solo venditore di morte da una scuola, per gli studenti saranno disagi ben spesi”. Lo dichiara Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega in Sicilia e capogruppo in consiglio comunale a Palermo, insieme ad Elio Ficarra, responsabile enti locali in provincia ed esponente del Carroccio a Sala delle Lapidi, nei giorni in cui si stanno intensificando in città e in provincia i controlli anti-droga fra i giovanissimi nell'ambito del progetto “scuole sicure” del ministero dell'Interno. Adesso, a scendere in campo c'è anche la polizia municipale. Personale in borghese è presente da qualche giorno davanti ai cancelli di alcuni istituti superiori, mentre la prossima settimana saranno installate alcune videocamere di sorveglianza nascoste, collegate 24 ore su 24 con le forze dell'ordine. “Secondo la relazione 2018 al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia - dicono Gelarda e Ficarra - uno studente su quattro ha provato almeno una volta una qualche forma di droga. Nel 34 per cento dei casi è la marijuana, ma quello che adesso preoccupa ancora di più è la crescita del consumo fra i giovanissimi delle nuove sostanze psicoattive illegali come la spice: un mix di erbe essiccate che produce effetti simili a quelli della marijuana, ma in realtà ben più gravi per la salute. È una vera e propria emergenza con alcuni casi che registrano un'età di consumo che si riduce addirittura a 12 anni - concludono Gelarda e Ficarra - il che ci riporta non solo alle scuole medie superiori ma, addirittura, alle scuole medie”.