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Sfida per il Galeazzi, design interattivo per ingannare l'attesa

AdnKronos
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Milano, 11 mar. (AdnKronos Salute) - C'è chi ha puntato tutto sull'idea di coinvolgere i pazienti in attesa nello stesso gioco facendo leva sull'interazione sociale, chi si è concentrato sulle attività rilassanti legate alla meditazione e alla mindfulness, chi ha proposto giochi dal sapore vintage che diventano stimolo a donare per la ricerca e chi ha scelto di far compagnia al paziente durante tutta la sua permanenza in ospedale. Ma a vincere la sfida di 'interaction design' per il nuovo ospedale Galeazzi che sorgerà nell'ex area Expo di Milano è stato Donato, un assistente virtuale che aiuta il paziente ancor prima di accedere alla visita: indica il percorso all'interno dell'ospedale, intrattiene il paziente con giochi e notizie permettendogli anche di dare indicazioni al medico sul proprio stato di salute. Rendere l'attesa in un grande ospedale un'esperienza coinvolgente e gradevole era l'obiettivo delle idee che gli studenti del laboratorio di Interaction Design dell'università degli Studi Milano-Bicocca dovevano sviluppare. I laureandi del corso di Teoria e tecnologia della comunicazione hanno accettato la 'scommessa' lanciata dai vertici del Galeazzi e si sono concentrati sullo sviluppo di 7 dettagliati progetti volti a creare soluzioni tecnologiche per migliorare e implementare i servizi alla persona, ottimizzando e includendo anche quelli già esistenti. "Cambiare l'esperienza dell'utente, arricchirla e renderla migliore: questi sono i capisaldi dei progetti dei nostri studenti", spiegano i docenti della Bicocca Giorgio De Michelis, professore ordinario di Laboratorio di Interaction Design, e Federico Cabitza, professore associato di Interazione Uomo-Macchina. "I ragazzi, studenti di Informatica per un terzo e di Comunicazione hanno messo a frutto le specifiche competenze per dar forma alla loro personale idea di attesa, senza riproporre ciò che normalmente gli utenti sono soliti fare quando aspettano il proprio turno, bensì trovando soluzioni alternative". I 7 progetti, che hanno comportato un lavoro lungo 5 mesi, propongono soluzioni molto diverse tra loro. Ad avere la meglio è stato l'assistente virtuale Donato. L'idea è quella di fornire un piccolo tablet al paziente al suo ingresso in ospedale che, una volta configurato in maniera veloce e semplice, lo supporti nei suoi spostamenti, sia un compagno utile e piacevole per ingannare l'attesa che spesso è fonte di ansia e stress, ma anche un mezzo per comunicare meglio e in maniera più chiara con il medico attraverso la compilazione di una scheda semplice e intuitiva, relativa al motivo della visita, che verrà visualizzata dallo specialista all'apertura della cartella clinica del paziente. Il dispositivo Donato, così nominato in onore del Gruppo ospedaliero San Donato a cui il Galeazzi fa capo, è stato creato dagli studenti Alessandro Fumagalli, Raimondo Infurna, Alessia Nobile e Massimiliano Sartori. "Abbiamo scelto di prendere parte a questo interessante progetto che l'università Bicocca ci ha proposto perché sentivamo la necessità di rendere più piacevole la permanenza e soprattutto l'attesa dei nostri pazienti e dei loro parenti in ospedale", afferma Laura Di Dio, direttore operativo dell'Irccs Galeazzi. "Accade infatti - prosegue - che l'attesa si protragga a causa dell'elevato flusso di utenti che si rivolgono alla nostra struttura. Si tratta di una fase delicata nel percorso ospedaliero, perché può essere accompagnata da ansie e talvolta malumori, pertanto abbiamo scelto di essere proattivi verso i nostri pazienti, dando loro non solo informazioni precise e sempre aggiornate, ma offrendo anche soluzioni legate all'intrattenimento per alleggerire il tempo passato in attesa del proprio turno".

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