Famiglia: organizzatori, noi come ai tempi della segregazione
Verona, 19 mar. (AdnKronos) - “Noi come i neri ai tempi della segregazione. Non solo non si doveva organizzare un Congresso sulle Famiglie ma i papà, le mamme e i bambini non devono avere ospitalità negli alberghi di Verona secondo la dittatura del pensiero unico, ragion per cui è iniziato il boicottaggio dei partner dell'iniziativa. Siamo arrivati alla denuncia alle autorità degli albergatori di Verona di telefonate e mail di minaccia e intimidazione”: A sottolinearlo sono Antonio Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente del XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo 2019, in risposta "al clima di odio innescato dalle polemiche". "Ci dovremo sedere sui posti infondo negli autobus -proseguono gli organizzatori- o dovremo girare con segni di riconoscimento? La responsabilità di questo gioco al massacro è della politica, del M5s e del Pd che hanno deciso non solo di non partecipare ma di innescare questa moderna caccia alle streghe pro-family, avvelenando il clima e alimentando un odio folle. L'ultima novità è che 130 tra professori e ricercatori dell'Università di Verona hanno firmato contro il Congresso Mondiale delle Famiglie in nome del pluralismo, sì ma quale? La libertà di opinione ed espressione in Italia è gravemente sotto attacco”. “Come al tempo delle dittature -concludono gli organizzatori- oggi chi ci vuole impedire di parlare vorrebbe che non avessimo alcun diritto. Subiamo una nuova ghettizzazione e i media ci bullizzano ridicolizzando i nostri temi. Siamo stati inondati di menzogne, fake news anche istituzionali, ma noi andiamo avanti per il bene delle famiglie. Questo Congresso sarà un inno alla vita, alle famiglie e a tutte le donne lavoratrici e madri e a tutti i bambini”.