Nasce primo codice etico Società italiana di ematologia
Roma, 21 mar. (AdnKronos Salute) - Dal conflitto di interesse alla corretta gestione amministrativa e finanziaria, dai rapporti con l'industria farmaceutica a quelli con la pubblica amministrazione, i clienti e i fornitori, non trascurando infine i rapporti con gli organi di informazione. Sono questi i punti cardine del primo codice etico emanato dalla Società italiana di Ematologia (Sie), la più antica società scientifica italiana. In 16 capitoli - riferisce una nota Sie - vengono stabilite le regole a cui dovranno attenersi i soci e non che prestano la loro opera all'interno della Società, che siano coinvolti in iniziative editoriali o in commissioni o gruppi di lavoro. Scopo principale del documento, approvato dal Consiglio direttivo della Sie il 21 gennaio scorso, è quello di preservare la fiducia di tutta la collettività circa l'integrità e credibilità scientifica della SIE. Il codice contiene perciò l'insieme di diritti, doveri e responsabilità che mirano a promuovere idonei comportamenti da parte dei destinatari e ad evitare ogni potenziale conflitto di interesse. "La Sie è tra le società scientifiche inserite nell'elenco del ministero della Salute che ha individuato 293 società deputate alla stesura delle linee guida di pratica clinica cui i medici devono attenersi e che serviranno per stabilire la responsabilità medico-sanitaria in caso di contenzioso legale, come previsto dalla legge Gelli. Ecco perché a maggior ragione abbiamo voluto dotarci di un codice etico", dichiara Paolo Corradini, presidente Sie e direttore della Divisione di ematologia della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano e cattedra di Ematologia dell'Università degli Studi di Milano.