Janssen: "Ricerca è anche fare informazione"
Roma, 26 mar. (AdnKronos Salute) - "La ricerca farmacologia è importantissima per venire incontro alle esigenze terapeutiche dei pazienti. Ma l'informazione e la sensibilizzazione su malattie poco conosciute come quella di Crohn fanno parte del lavoro di ricerca scientifica". Lo ha affermato Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, intervenendo oggi a Roma alla presentazione della campagna 'Aspettando Crohn. L'agenda impossibile'. "L'impatto delle malattie autoimmuni - ha aggiunto - continua a essere fortemente sottovalutato. Le malattie autoimmuni fanno sì che l'organismo inneschi una vera e propria battaglia contro se stesso. Questo può portare a dolori e grandi disagi con cui le persone devono convivere ogni giorno. Siamo sempre stati pionieristici nella ricerca, individuando da sempre nuovi e più efficaci approcci per trasformare il corso delle malattie autoimmuni e placare questa 'battaglia interiore'". "A partire dall'introduzione della terapia biologica mirata, che risale a oltre 25 anni fa - evidenzia ancora Scaccabarozzi - abbiamo sviluppato il primo anticorpo monoclonale, la prima terapia che agisce direttamente sul sistema immunitario. Abbiamo continuato ad ampliare le nostre conoscenze sul processo infiammatorio e siamo stati i primi a sviluppare terapie che intercettano nuove vie per migliorare sostanzialmente la vita dei pazienti. Le nostre scoperte pionieristiche hanno cambiato la vita di milioni di persone che in tutto il mondo sono affette da alcune delle malattie autoimmuni più comuni. Oggi la nostra pipeline in immunologia comprende numerose e promettenti molecole innovative, molte delle quali per indicazioni particolarmente difficili da trattare e ad alto impatto sulla vita di chi ne soffre", conclude.