Migranti: Lettere di minacce e insulti al sindaco di Lampedusa
Palermo, 28 mar. (AdnKronos) - "Criminale, socio della mafia, portali a casa tua, comunista di merda". E' solo una delle ultime lettere piene di insulti, e altre ancora con minacce, ricevute dal sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. "Mi scrivono sia privatamente su messenger di Facebook oppure mi inviano delle lettere. Ne ricevo a decine", confida Martello all'Adnkronos. L'ultima cartolina arriva dall'isola di Burano, dove campeggiano le casette colorate e, ovviamente, non è firmata. Martello viene accusato di avere aperto le porte ai migranti, soprattutto dopo avere detto, di recente, che i porti "di Lampedusa sono aperti" riferendosi alla nave Mare Jonio, con a bordo 49 migranti, tra cui 15 minori. "Ma è la verità - dice sconsolato Martello - non mi risulta che ci sia un'ordinanza che prevede la chiusura dei porti in Italia e neppure a Lampedusa. E lo dimostra il fatto che negli ultimi giorni ci sono stati due sbarchi, con decine di persone, tra cui bambini e donne, arrivati al porto direttamente sui barchini. Anche se nessuno ne parla e non si fanno tweet...". La frase che echeggia su molte delle lettere arrivate recita: "Portali a casa tua". "Queste missive arrivano da tutta Italia - spiega Martello - oppure mi scrivono direttamente. Uno mi ha scritto che non tornerà più a Lampedusa". "Io li vorrei incontrare di persona - dice ancora il sindaco di Lampedusa - mi piacerebbe vedere da vicino questi vigliacchi che si nascondono dietro l'anonimato. Abbiano il coraggio di farsi vedere. Ma non lo fanno". "Brutto asino - scrive un altro anonimo a Martello - invece di pensare agli immigrati, dove hai degli interessi economici, cerca di pensare alla tua isola". E un altro: "Lampedusa è ormai provincia di Addis Abeba?". Fino ad ora Martello non ha presentato alcuna querela. "Che senso ha...?", dice. Poi aggiunge: "Queste cose vengono alimentate da una cattiva informazione che viene fatta anche da qualche esponente del governo...".