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Mafia: inquirenti, 'associati gruppi nigeriani si sono radicati in Italia'

AdnKronos
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Palermo, 4 apr. (AdnKronos) - "Con l'immigrazione in Italia di numerosi cittadini nigeriani anche rappresentanti di questi gruppi cultisti si sono radicati nelle nostre città seguendo logiche organizzative di tipo gerarchico e territoriale esistono dei rappresentanti nazionali regionali e locali organizzati fra loro in modo gerarchico". Lo spiegano gli inquirenti nel provvedimento di fermo dell'operazione No Fly zone che all'alba ha portato al fermo di sette persone, mentre sei sono ancora ricercate. " Esistono degli organi collegiali al cui interno si individuano figure ben delineate cui sono rimesse le scelte fondamentali dell associazione e le affiliazioni di nuovi aspiranti che seguono uno specifico rituale in relazione al diverso cult", dicono gli inquirenti. La mafia nigeriana nasce a metà del secolo scorso quando "gli studenti universitari iniziarono ad organizzarsi al fine di tutelare i loro interessi in associazioni meglio note come gruppi cultisti 'cults'. Dai meri interessi di categoria presto iniziarono ad occuparsi anche di attività illecite e fecero dell'uso della violenza il mezzo principale per imporsi sia verso l'interno che verso l'esterno". A scriverlo sono gli inquirenti che hanno condotto l'operazione . "Questo fenomeno raggiunse la maturità verso gli anni '90 del secolo scorso ed i gruppi cultisti iniziarono a crescere come numero e come pericolosità sociale imitando talvolta per quanto concerne gli aspetti gestionali e della soluzione dei conflitti associazioni a delinquere più note come ad esempio la mafia italiana", dicono gli investigatori.

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