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Mafia: blitz Palermo, boss nigeriani traditi da utilizzo Facebook

AdnKronos
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Palermo, 4 apr. (AdnKronos) - I boss nigeriani 'traditi' anche dall'utilizzo di Facebook. E' quanto emerge dall'operazione 'No Fly zone' che all'alba di oggi ha portato al fermo di 7 persone, mentre altre sei sono ancora ricercate in Italia. La Dda di Palermo ha colpito la mafia nigeriana. "Alquanto preziosa per lo sviluppo delle indagini si è rivelata l'attività di analisi dei profili Facebook che ha consentito non solo di approfondire i rapporti di conoscenza e i legami esistenti tra gli indagati ma anche in moltissimi casi di attribuire un volto e una compiuta identità a soggetti monitorati attraverso l'attività di intercettazione e dei quali era già emerso il coinvolgimento nei delitti", scrivono gli inquirenti. "I social network si sono invero rivelati fonte non solo di dati e informazioni utilissime sulla vita personale degli indagati ma anche di fotografie e di immagini riconducibili al mondo e alla simbologia cultista che oltre ad attestare il legame associativo dei soggetti sui cui profili venivano reperite hanno contribuito ad accrescere la conoscenza del fenomeno da parte degli organi inquirenti". "Basti pensare a tal proposito alle fotografie ritraenti alcuni degli indagati nell'atto di compiere il tipico saluto Eiye o alle immagini raffiguranti simboli tipici del cult quali l'aquila o il basco blu delle quali si dirà più diffusamente nel paragrafo dedicato ai caratteri simbolici e al linguaggio comune".

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