Iannone: "Ferita dolorosa, violenza su donne estranea a Dna CasaPound"
Roma, 29 apr. (AdnKronos) - "Non so che dire. Mai nella storia di CasaPound è accaduto un episodio come questo, è un atto contrario alla nostra visione del mondo. Aspettiamo che la giustizia faccia chiarezza e speriamo che i nostri due militanti non siano colpevoli. In ogni caso li abbiamo espulsi perché la prevaricazione e la violenza sulle donne è qualcosa che con il nostro movimento non c'entra nulla, è estranea al nostro Dna". Così Gianluca Iannone commenta all'AdnKronos l'arresto nel viterbese di due esponenti del movimento accusati di violenza sessuale. "A Cpi le donne hanno avuto sempre un ruolo di primo piano - tiene a rimarcare Iannone -, il maschilismo o il sessismo che qualcuno associa all'estrema destra è un concetto che ci è totalmente estraneo, come testimoniano peraltro le decine di donne che sono dirigenti e quadri del nostro movimento. Per questo, quello che è accaduto, con gli arresti a Vallerano, per noi è una ferita aperta. Una ferita così dolorosa, che ci ha spinto ad agire, e a espellere gli arrestati, prima ancora che sapessimo con esattezza come sono andati i fatti. Una cosa che non avevamo mai fatto fino ad ora, perché mai eravamo finiti al centro delle cronache per qualcosa che era contro il nostro stesso modo di vedere la vita". "Se qualcuno ha sbagliato, pagherà, senza alcun dubbio, e saremo i primi a esigerlo, come abbiamo fatto in altre occasioni - conclude Iannone - Ma in tutto questo CasaPound non c'entra, e andrà avanti più convinta che mai nelle sue battaglie, a cominciare da quella cruciale per la sovranità della nostra Nazione, che si combatte alle Europee del 26 maggio".