Mafia: processo trattativa, Corte appello annuncia accertamenti su salute Ciancimino
Palermo, 13 mag. (AdnKronos) - Accertamenti sullo stato di salute di Massimo Ciancimino, il figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, imputato nel processo d'appello per la cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, sono stati annunciati dal Presidente della Corte d'assise d'appello di Palermo Angelo Pellino nel corso dell'udienza di oggi. I giudici vogliono capire se, dopo la grave malattia che ha colpito Ciancimino, detenuto, l'imputato è ancora in grado di seguire il processo. Alla prima udienza i suoi legali hanno annunciato la sua impossibilità di essere presente. Anche se il medico legale del carcere ha detto che Ciancimino "è lucido". Di parere diverso la difesa. Da qui la decisione della Corte d'assise d'appello. Nell'udienza di oggi, ancora in corso, il Presidente Angelo pellino ha proseguito con la relazione introduttiva. In particolare l'attenzione è stata puntata sugli incontri tra i carabinieri del Ros e Vito Ciancimino, proprio tramite il figlio, Massimo, nell'estate del 1992, cioè durante le stragi mafiose. Nessuno degli otto imputati è presente in aula e neppure in videoconferenza. Pellino sta ripercorrendo le oltre 5 mila pagine della sentenza di primo grado del Presidente della Corte d'assise Alfredo Montalto. Nell'aprile 2018 sono stati condannati tutti gli imputati, fatta eccezione per Nicola Mancino, che era imputato per falsa testimonianza. La Corte di Assise di Palermo aveva condannato a pene comprese tra 8 e 28 anni di carcere per al cosiddetta trattativa Stato-Mafia gli ex vertici del Ros Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, l'ex senatore Dell'Utri, Massimo Ciancimino e i boss Bagarella e Cinà.