Oltre 1 milione e 750 mila euro investiti sui giovani da Fondazione Bracco
Milano, 20 mag. (AdnKronos) - Oltre 1 milione e 750 mila euro investiti in 7 edizioni, 1.954 candidature di giovani tra i 19 e i 35 anni, neolaureati in cerca di occupazione oppure impegnati in un percorso formativo. Sono queste le cifre del progetto 'Diventerò' di Fondazione Bracco. Selezionati per merito, oltre 550 giovani italiani, e stranieri, hanno vinto i bandi, diventando dei "Diventerò" a tutti gli effetti. Tra questi più della metà sono donne (62%) a conferma delle migliori performance delle ragazze nei percorsi di studio rispetto ai ragazzi. La Fondazione ha premiato i vincitori dell'edizione 2019 al Teatro alla Scala di Milano lo scorso sabato 18 maggio, festeggiando con i vincitori delle passate edizioni. Ben il 76% degli alunni Diventerò ha una occupazione e di questi il 58% ha oggi un lavoro da dipendente a tempo determinato o indeterminato. A questo si associa la crescita personale che i Diventerò esprimono con un rafforzamento in termini di indipendenza e autostima dopo aver partecipato al Progetto. Tanti ragazzi con storie diverse alle spalle. Come quella raccontata durante la cerimonia da alcuni premiati negli anni scorsi che hanno già maturato esperienze di successo. "Il progetto Diventerò ha dato un contributo importante per la sopravvivenza e il consolidamento di Green Idea Technologies sul mercato in una fase delicata per lo sviluppo dell'impresa, attraverso il sostegno economico, il percorso di accelerazione e le garanzie bancarie". Afferma Domingo Noguera, italo – venezuelano, nato a Caracas nel 1990, cresciuto vicino al nonno italiano emigrato in Venezuela nel 1950. Domingo è CEO & Founder di Green Idea Technologies, startup dall'anima sostenibile che nel 2017 ha vinto il concorso "Start To Be Circular" di Fondazione Bracco. Ha ottenuto anche il riconoscimento nel 2017 da parte della Ellen MacArthur Foundation all'interno del primo studio sulla economia circolare nel settore informatico, in cui l'ICT Eco Management è risultato una delle dieci migliori soluzioni a livello mondiale, l'unica italiana. "Mi sento come una detective, ho degli indizi, delle tracce, che sono i sintomi del paziente - racconta Francesca Rigiroli, classe 1988, medico radiologo -. Inizio quindi un'indagine che mi porta a esaminare uno scenario articolato, quello di un organo umano o di un tessuto. Devo riuscire a distinguere il dettaglio che mi dirà chi è il colpevole." Francesca ha vinto una Research fellowship promossa da Fondazione Bracco alla Duke University di Durham nel North Carolina, uno degli Atenei più prestigiosi degli Stati Uniti. Nell'ambito di questa esperienza ha condotto un progetto scientifico riguardante la Radiomica applicata alle immagini addominali per la stadiazione e la prognosi dei tumori. Poi c'è Giorgia Di Tommaso, abruzzese classe 1990 informatica dottoranda e senior digital coach. Giorgia contribuisce ogni giorno nella sua attività a diffondere la conoscenza del digitale, promuovendo alfabetizzazione e avvicinamento al coding e alla robotica tra i giovani, gli adulti e gli anziani. Da ricordare c'è anche la storia di Tommaso Rovetta, classe 1986, 'conservation scientist', che ama la musica con una propensione per il folk e ha una passione per i violini, che nel tempo libero costruisce. Tommaso lavora nel Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva dell'Università di Pavia, che ha curato la campagna di analisi scientifiche sul piccolo violino “Bracco” 1793 di Lorenzo Storioni, oggi custodito nel Museo del Violino di Cremona. “È stato come osservare da vicino la storia senza maschere - racconta Tommaso-”. Questo piccolo strumento senza voce ha saputo raccontare molto della sua storia e ancora di più dell'epoca e dell'autore che l'ha costruito, contribuendo a definire il modus operandi del liutaio Lorenzo Storioni e così facendo rischiarando in parte un momento storico di transizione della tradizione liutaria. Alla cerimonia sono intervenuti oltre a Diana Bracco, Alberto Martinelli, Professor Emerito dell'Università degli Studi di Milano che ha tenuto una Lectio Magistralis sul valore strategico dell'Europa, i giovani Diventerò e Gaela Bernini, Segretario generale di Fondazione Bracco. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista del Sole24Ore, Monica D'Ascenzo. La serata si è conclusa con un concerto degli allievi dell'Accademia del Teatro alla Scala.