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Trapani: arresto Unabomber, pronto ad assoldare killer

AdnKronos
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Palermo, 21 mag. (AdnKronos) - Era pronto a tutto. Per 'difendere' il patrimonio ereditato dalle azioni legali di una serie di creditori, che si stavano rivalendo in sede civile, aveva pensato anche "all'eliminazione fisica" di uno di loro attraverso un killer da assoldare nel deep web. E' uno dei retroscena dell'operazione 'Unabomber Pantelleria', condotta dalla Squadra mobile di Trapani e dalla sezione di Polizia giudiziaria della Procura, che ha portato all'arresto di un disoccupato palermitano di 51 anni, Roberto Sparacio. Per gli investigatori è lui l'uomo che realizzò la pen drive che, nell'ottobre del 2018, esplose negli uffici della Procura di Trapani, ferendo gravemente un ispettore superiore della Polizia, Gian Camillo Aceto. Gli agenti hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Trapani per minacce aggravate, lesioni gravissime, tentata estorsione, fabbricazione, commercio e detenzione di materiale esplosivo e addestramento a preparare esplosivi. Le indagini, spiegano gli investigatori, hanno permesso di raccogliere "gravi indizi di colpevolezza" a carico dell'uomo e di far luce anche sull'esplosione, avvenuta a Palermo nel luglio 2016, di un'altra pen drive, che ha ferito gravemente un 25enne. Allora le indagini furono archiviate. Lo stesso gip ha sottolineato "la pericolosità, la spregiudicatezza e le elevate capacità dell'arrestato di fabbricare esplosivi e di utilizzare sostanze chimiche ed esplodenti per preparare trappole micidiali".

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