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Mafia: figlio maresciallo Lombardo, 'Riaprite l'inchiesta sulla morte di mio padre'

AdnKronos
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Palermo, 22 mag. (AdnKronos) - (di Elvira Terranova) "#Riaprite il caso Lombardo". Una frase secca, con tanto di hashtag, stampata su un cartello tenuto tra le mani. Non si rassegna Fabio Lombardo, il figlio del maresciallo dei Carabinieri del Ros Antonino Lombardo, morto suicida il 4 marzo 1995, ma in circostanze mai chiarite, nella caserma Bonsignore di Palermo. Vuole avere risposte sulla morte del padre, ecco perché si rivolge "a tutte le istituzioni" per chiedere la riapertura delle indagini sulla misteriosa morte del padre. "Non avrò pace fino a quando il suo corpo non riposerà accanto a quelli di Falcone e di Borsellino", dice con un filo di voce. Per questo motivo chiederà la riesumazione del cadavere del sottufficiale morto per un colpo di pistola alla testa. "Mio padre era uno dei migliori investigatori d'italia, eppure è morto infangato e mai difeso da nessuno", si sfoga con l'Adnkronos. E ricorda che pochi giorni prima della sua morte il padre aveva chiamato Agnese Borsellino per annunciarle "che da lì a poco le avrebbe dato i nomi chi ha voluto la morte del marito". Sulla morte di Lombardo, nel 2015, la Dda di Palermo aveva riaperto l'inchiesta dopo che il figlio si era recato in Procura per consegnare dei documenti importanti. "Sono stato ascoltato dai pm Teresi Del Bene, Tartaglia e Di Matteo - dice - gli stessi del processo Trattativa, ma quell'inchiesta non approdò mai a niente...". Nell'inchiesta la Procura ha provato a fare luce sugli argomenti che il boss Tano Badalementi, che all'epoca era detenuto negli Stati Uniti, aveva affrontato proprio con il maresciallo Lombardo. Argomenti scottanti. Tra questi anche una lettera, ricevuta da un collega di Lombardo che avrebbe raccolto le ultime confidenze del padre. A lui Lombardo avrebbe rivelato dell'esistenza di una lettera inviata da Badalamenti “pervenuta tramite il suo avvocato italiano, nella quale metteva in guardia su alcuni superiori, dicendo che per motivi politici sono legati a strani personaggi”. Ma c'è anche dell'altro. Badalamenti era disposto a proseguire i colloqui, scrivendo che se si fosse stati attenti “potrebbero venir fuori informazioni molto importanti, tra cui novità sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro”. "Ma tutto è finito su un binario morto", spiega ancora Fabio Lombardo. Il figlio del maresciallo del Ros non vuole desistere e chiede aiuto alle istituzioni. Vuole essere ascoltato Commissione nazionale antimafia. "Potrei raccontare molte cose mai emerse finora...", spiega sibillino. Dopo l'intervista rilasciata prima di Pasqua all'Adnkronos, Fabio Lombardo è stato contattato dal senatore Pietro Grasso, che fa parte della Commissione antimafia.

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