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Tumori, Car-T non ancora disponibili in Italia

AdnKronos
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Milano, 19 giu. (AdnKronos Salute) - Trasformare un malato di cancro che in apparenza non ha più speranze, perché refrattario ai farmaci convenzionali, in un paziente curabile e persino guaribile. Per alcuni tumori del sangue non è più un sogno, ma una speranza concreta, grazie alla terapia con cellule Car-T. Una sorta di 'autotrapianto di linfociti potenziati', una nuova frontiera dell'immunoterapia che in Italia sembra tardare. Perché? E quanto bisognerà aspettare ancora perché arrivi anche nel nostro Paese il 'superfarmaco', già sperimentato all'ospedale Bambino Gesù di Roma, all'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, all'ospedale San Gerardo di Monza e all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo? Sono le domande al centro del 1° Workshop italiano sulla terapia con cellule Car-T, in programma lunedì 24 giugno a Milano (Starhotel di via Andrea Doria 4, ore 8.30). A quasi un anno dall'approvazione da parte dell'Agenzia europea del farmaco Ema alla Car-T Cell Therapy per la cura della leucemia linfoblastica acuta (Lla) a cellule B refrattaria e del linfoma diffuso a grandi cellule B (Dlbcl), in una conferenza stampa in agenda alle 12.30 faranno il punto sullo stato dell'arte del nuovo trattamento in Italia e sui nuovi dati che lo supportano i professori Paolo Corradini, presidente della Società italiana di ematologia (Sie) e direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione Irccs Int di Milano, e Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e direttore del Dipartimento di Onco-ematologia pediatrica del Bambino Gesù di Roma. Con oltre 33 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno - ricordano i promotori del workshop - i tumori del sangue si collocano al quinto posto della classifica dei più frequenti nel nostro Paese, ma con il progressivo invecchiamento della popolazione sono destinati ad aumentare perché colpiscono soprattutto gli over 65. L'evento milanese vedrà riunite tutte le società scientifiche attive nel settore: Sie, Sies (Società italiana di ematologia sperimentale), Aieop (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica), Gitmo (Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare) e Fil (Fondazione italiana linfomi).

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