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Borsellino: fratello agente Traina, '27 anni di menzogne, omicidio di Stato-mafia' (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Eppure lui in questi 27 anni non ha mai pensato di abbandonare la divisa. "Dopo le bombe ci ho creduto veramente, ho visto i lenzuoli bianchi ai balconi, gli striscioni e la gente in strada. Mi sono detto 'Questa volta Palermo è cambiata, si è svegliata, vinciamo noi'. Mi sbagliavo". Domani sarà in via D'Amelio. Come ogni anno. Per far sentire la sua voce, per "togliersi qualche sassolino dalle scarpe". Dopo la pensione il fratello di Claudio Traina ha scelto i ragazzi. "Faccio attività di legalità nelle scuole, quando mi chiamano vado sempre volentieri, per raccontare agli studenti quello che successe veramente in quegli anni, non la storia romanzata. Molto spesso in occasione delle manifestazioni antimafia si dà spazio a persone che hanno letto sui libri delle stragi, i veri libri, però, siamo noi e per lungo tempo nessuno mai ci ha interpellato". Di stare zitto Luciano Traina non ha voglia. Anche se quello di domani per lui è un anniversario dal sapore ancora più amaro. Il 27esimo. "Ventisette anni, come quelli che aveva Claudio quando è saltato in aria". In via D'Amelio lui arrivò dopo poco più di mezz'ora dalla strage. Una tragedia attesa. "Era nell'aria - dice -. Dopo Falcone tutti sapevano che qualcosa di eclatante doveva succedere e che il prossimo sarebbe stato Borsellino. Tutti avevamo paura, ma se fai il poliziotto non puoi dire 'ho paura', altrimenti appendi la divisa al chiodo e te ne vai". In casa lui e Claudio evitavano di parlare di lavoro. "Dopo la strage di Capaci non si viveva bene e volevamo evitare che la nostra famiglia sentisse il peso di quei pensieri", ricorda.

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