Caos treni, ecco la cabina andata a fuoco
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Firenze, 22 lug. (AdnKronos) - E' stata una cabina dell'impianto di alimentazione andato a fuoco a Campo di Marte (di cui mostriamo le immagini in esclusiva) a mandare in tilt il traffico ferroviario stamattina nel nodo di Firenze. Si tratta di un atto doloso. L'allarme è scattato dopo la segnalazione di un motorista di un treno merci che ha visto il fumo e sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, Polfer, Digos e polizia scientifica che ha effettuato i rilievi. Dopo la sospensione dalle prime ore del mattino, il traffico ferroviario è ripreso. Lo stop era avvenuto a partire dalle 5.10. Sono stati tanti i disagi per i viaggiatori sulle linee alta velocità e convenzionale sia da nord che da sud. Fortissimi i rallentamenti, con ritardi medi di 180 minuti. Per quanto riguarda il trasporto regionale sono interessati in particolare i collegamenti fra Firenze, Arezzo e il Valdarno e fra Firenze e Borgo San Lorenzo via Pontassieve. Al momento sono stati cancellati 25 treni AV, sia di Trenitalia sia di Italo, e i ritardi si sono estesi a tutto il sistema alta velocità, con ripercussioni probabili per tutto il pomeriggio. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana sono al lavoro per ripristinare i cavi danneggiati e quindi la piena funzionalità dell'infrastruttura. Rfi sporgerà denuncia contro ignoti. Le indagini in corso, secondo quanto si è appreso, non escludono quindi l'ipotesi di un sabotaggio ai cavi della linea ferroviaria. Finora, tuttavia, non sarebbero arrivate rivendicazioni dell'atto dimostrativo. Già nel dicembre 2014 un analogo episodio si era verificato vicino alla stessa zona di Rovezzano, all'ingresso della galleria San Donato destinata ai treni ad alta velocità. A quanto apprende l'Adnkronos, l'Antiterrorismo starebbe vagliando alcune analogie con quanto avvenuto il 2 dicembre 2014 quando una bottiglia incendiaria fu trovata in una gru in un cantiere dell'alta velocità verso Firenze all'altezza di Campo di Marte. Qualche giorno dopo, il 21 dicembre 2014, altre due bottiglie molotov, di una dotata di innesco, furono trovate nei tombini sulla linea a Rovezzano.