Caso Fadil: fratello Imane, 'speriamo in degna sepoltura dopo 6 mesi' (2)
(AdnKronos) - Tra i quesiti che non avrebbero portato a una ragione certa neppure la tesi di una malattia rara o autoimmune oppure possibili effetti collaterali legati all'assunzione di farmaci a cui Fadil era sottoposta nel tentativo di salvarle la vita. Fino a quando la relazione non sarà depositata in procura e i magistrati non saranno soddisfatti delle risposte ricevute, non ci sarà il nulla osta per la sepoltura. Fino ad allora il corpo della giovane resterà all'obitorio dell'istituto di Medicina legale in piazzale Gorini. "E' passato tanto tempo, domenica sono sei mesi, e siamo molto preoccupati. Io e la mia famiglia - conclude Farik - vorremmo che Fadil trovi pace".