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Mafia: Maria Falcone, 'grati a Dalla Chiesa, Sicilia non più come 37 anni fa'

AdnKronos
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Palermo, 3 set. (AdnKronos) - "Il 3 settembre di 37 anni fa molti palermitani pensarono che anche la speranza fosse morta assieme al generale Carlo Alberto dalla Chiesa, a sua moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente della scorta Domenico Russo, caduti sotto la furia dei kalashnikov di Cosa nostra. L'attentato al generale che era riuscito a sconfiggere il terrorismo fece temere che nulla potesse fermare la ferocia di Cosa. Ma dopo il primo scoramento, i siciliani reagirono all'ennesimo lutto determinati a por fine allo strapotere della criminalità mafiosa. Un desiderio di riscossa che la città ha vissuto anche dopo le stragi del 1992". Così Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone e presidente della Fondazione che prende il nome del magistrato, ricorda la strage di 37 anni fa in via Isidoro Carini. "Da allora altri uomini dello Stato hanno pagato con la vita il loro impegno contro la mafia - aggiunge - ma oggi possiamo dire che la nostra terra non è più quella di 37 anni fa. Cosa nostra non è sconfitta, ma grandi risultati sono stati raggiunti, nella repressione e nella crescita culturale dei siciliani, e di questo saremo per sempre grati a uomini come il generale Carlo Alberto dalla Chiesa".

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