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Lega: 'Pressioni per non avermi al Liceo', 'No, noi aperti confronto', scoppia la guerra a Licata (3)

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AdnKronos
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(AdnKronos) - Annalisa Tardino, che in questi giorni è a Strasburgo, spiega che "ogni volta che la Lega organizza un gazebo a Licata c'è sempre qualche manifestazione non autorizzata - dice - una volta ho dovuto anche cambiare le forze dell'ordine. Io non voglio fare la vittima, ma voglio ricordare che alle Europee a Licata la Lega ha avuto il 35 per cento di voti". "Un anno fa, quando mi candidai a sindaco di Licata, con la Lega, sfiorai il 20 per cento - ricorda ancora - Mi dispiace che chi parla di democrazia e integrazione poi si fa condizionare da ideologie che subordinano gli interessi dei ragazzi. Io spero che si abbassino i muri e che si possa costruire qualcosa". Ma la preside del Liceo Linares, Rosetta Greco, non ci sta e risponde alla deputata europea che non c'è stata alcuna discriminazione. "Nel volere perseguire il progetto formativo orientato alla crescita umana, culturale e civica degli studenti e delle studentesse - spiega il dirigente scolastico - il liceo Linares ha accettato di buon grado la richiesta dell'onorevole Tardino, parlamentare europeo e licatese, di presenziare quale relatore, unitamente ad altri autorevoli ospiti, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico". Insieme al suo staff la preside Greco ha organizzato "la logistica dell'evento diramando una circolare interna propedeutica, non pubblicata sul sito web dell'istituto, per definire le modalità di partecipazione di alunni e docenti". Una circolare, avverte la preside, a cui "a breve" ne sarebbe seguita un'altra, "ben più esplicativa ed articolata, da pubblicare sul sito istituzionale della scuola e corredata di locandina". Per quanto poi riguarda il numero di partecipanti all'iniziativa la preside chiarisce che la scelta di limitare le presenze è legata a ragioni di sicurezza. "Quale datore di lavoro e garante della sicurezza all'interno dell'istituto - dice -, ho programmato una presenza di alunni, docenti e persone conforme alle norme di sicurezza parametrate per i locali dell'aula magna adibiti ad ospitare la manifestazione". "Non è vero - commenta Annalisa Tardino - se ci fossero stati problemi per la capienza, si poteva sempre trasferire la cerimonia altrove. Una sala più grande, ad esempio. Mi sarei potuta occupare io delle spese, magari insieme al sindaco...".

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