Cerca
Cerca
+

'Ndrangheta: pentito ritratta in aula, 'non ci furono mandanti per omicidi carabinieri'

default_image

AdnKronos
  • a
  • a
  • a

Palermo, 19 set. (AdnKronos) - "Mi vergogno di quello che ho fatto. È stata la giovane età, è stata incoscienza. Non mi ha mandato nessuno, non ci sono stati mandanti. Siamo stati noi ragazzi. Scellerati e ingenui. Gli unici responsabili siamo io e Consolato Villani". Il pentito Giuseppe Calabrò cambia versione e ritratta tutto al processo 'Ndrangheta stragista, che si celebra a Reggio Calabria. Il collaboratore dice che fu sì lui ad uccidere nel 1994 i carabinieri Antonio Fava e Giuseppe Garofalo, ma che in realtà "non ci furono mandanti". "Ho inventato tutto", spiega. Una versione dei fatti che però non convince i magistrati. Secondo il Procuratore aggiunto di Reggio, Giuseppe Lombardo, Calabrò sarebbe stato costretto dalla madre a ritrattare. Imputati nel processo sono Rocco Santo Filippone, zio del pentito Calabrò, e Giuseppe Graviano, ritenuti i presunti mandanti degli attentati.

Dai blog