Mafia: documento minoranza Antimafia desecretato, 'nell'89 inadeguata la lotta ai boss' (2)
(AdnKronos) - "Perché? Contorno motiva la sua andata in Sicilia con la necessità di trovare mezzi e lavoro. Ma quale prova da per dimostrare che si è attivato in tale senso, specie se si nascondeva di giorno e solo di notte usciva? - si legge ancora nel documento di minoranza di Bianca Guidetti Serra- Contorno deve dare notizia del trasferimento di «dimora». Non si sa se ha ottemperato a questo obbligo. Se sì, è lecito che sia ospitato da un «latitante»? E quale «sicurezza» ha in quella sistemazione a 14 chilometri da Palermo, egli che aveva accusato e fatto arrestare circa duecento persone tutte già operanti in quella zona?". E ancora: "Perché si reca una prima volta nel marzo-aprile in Sicilia per dieci giorni? Che ha fatto, chi ha incontrato? Perché il suo processo è stralciato da quello «per armi» contro Grado e la convivente?". "Contorno libero non godeva di alcuna particolare protezione; perché è stato successivamente sottoposto a regime di massima sicurezza? La Commissione antimafia aveva deciso di accertare, a mezzo di un comitato composto da alcuni suoi membri, se nei fatti che hanno caratterizzato il ritorno di Contorno in Italia si potessero ravvisare dei comportamenti illegittimi da parte di rappresentanti delle pubbliche istituzioni. Il comitato ha raccolto le dichiarazioni di alcuni protagonisti della vicenda, esaminato vari documenti e ne ha riferito alla Commissione. Questa, discussi i risultati a stragrande maggioranza (un solo voto contrario e un'astensione), ha deliberato di accogliere la proposta del coordinatore del comitato stesso che, nel documento illustrato nella seduta del 9 novembre 1989, concludeva: «... non sono rilevabili irregolarità nell'ordinanza di scarcerazione del Contorno per decorrenza del termine massimo di custodia cautelare, anche se permangono motivi di perplessità sull'opportunità di concederla e sui termini in cui fu concessa...".