Mafia: Maria Falcone, 'Brusca? Personaggio ambiguo, non merita ulteriori benefici'
Palermo, 7 ott. (AdnKronos) - "Un personaggio ancora ambiguo e non meritevole di ulteriori benefici". Così Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone ucciso dalla mafia nel 1992 e presidente della Fondazione Falcone, commenta la notizia della richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali del pentito Giovanni Brusca. L'ex boss di Cosa Nostra, in carcere da 23 anni, fu l'uomo che innescò l'esplosione che uccise il giudice Falcone e la sua scorta e fra i suoi tanti omicidi c'è anche quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bimbo di 15 anni strangolato e sciolto nell'acido. "Fermo restando l'assoluto rispetto per le decisioni che prenderà la Cassazione - sottolinea Falcone - voglio ricordare che i magistrati si sono già espressi negativamente due volte sulla richiesta di domiciliari presentata dai legali di Giovanni Brusca. Il tribunale di sorveglianza di Roma, solo ad aprile scorso, negandogli la scarcerazione, ha avanzato pesantissimi dubbi sul suo reale ravvedimento. Mi limito a citare la motivazione del provvedimento in cui il tribunale, testualmente, ha scritto che non si ravvisava in Brusca 'un mutamento profondo e sensibile della personalità tale da indurre un diverso modo di sentire e agire in armonia con i principi accolti dal consorzio civile'".