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Lombardia: garante tutela vittime reato, sportelli ascolto e protocolli con prefetture

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AdnKronos
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Milano, 9 ott. (AdnKronos) - Generare una nuova rete multidisciplinare con i principali attori che a vario titolo ruotano attorno al mondo delle vittime di reato e di violenza, aprire sportelli di ascolto presso gli Uffici Territoriali Regionali dei capoluoghi di provincia per raccogliere le istanze dei cittadini e dare loro risposte adeguate e soluzioni praticabili ed efficaci e istituire tavoli specifici con i prefetti, tavoli di lavoro anche interregionali tra le associazioni e le Ats e tavoli di rete con le associazioni per individuare protocolli condivisi e omogenei fra le varie realtà. Creare un fondo di garanzia per le vittime di reati violenti, avviare la mappatura delle associazioni che si occupano di vittime in Lombardia (mafia, usura, truffe, bullismo anche cyber, violenza di genere) e organizzare eventi formativi e informativi per gli operatori anche in collaborazione con le altre authority regionali e proporre modifiche migliorative a leggi in favore delle vittime di reato. Sono gli obiettivi e i progetti su cui nei prossimi mesi lavoreranno gli uffici del Garante Regionale per le vittime di reato, annunciati oggi da Elisabetta Aldrovandi in occasione della tappa conclusiva del suo tour conoscitivo di confronto e incontro con le principali istituzioni territoriali in materia di assistenza e sicurezza. L'incontro a Palazzo Pirelli è stato introdotto dalla consigliera Viviana Beccalossi, che ha portato i saluti del presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi oggi a Bruxelles per la riunione del Comitato delle Regioni. “Il messaggio che vogliamo lanciare -ha sottolineato Beccalossi, proponente della legge istitutiva della figura del garante regionale delle vittime di reato- è che Regione Lombardia non lascerà mai nessuno da solo ad affrontare tutti i problemi che fanno seguito a un dramma. Il Garante è a disposizione e deve diventare il centro di una rete di assistenza, che per la prima volta metta davvero la vittima e i suoi famigliari nelle condizioni di difendersi e reagire, affrontando con fiducia la loro battaglia per chiedere e ottenere giustizia".

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