Migranti: sindaco Pozzallo, 'mancanza di interlocuzione con il Viminale'
Palermo, 22 ott. (Adnkronos) - "Il clima ora è certamente cambiato, non c'è più il muro contro muro di pochi mesi fa e le navi con i migranti a bordo non sono più costrette a restare in mare per settimane. Però, mi sembra assurdo che i comuni siano stati totalmente espropriati dalla gestione del controllo delle strutture di accoglienza". E' la denuncia del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che questa mattina è andato al porto ad accogliere i 68 migranti arrivati a bordo della nave 'Diciotti' della Guardia costiera. "Non sta né in cielo né in terra che io, da sindaco, debba fare richiesta formale al Viminale per potere entrare nell'hotspot - dice Ammatuna all'Adnkronos - Prima avevamo il controllo del centro di accoglienza e potevamo anche dare notizie rassicuranti ai miei cittadini. Anche dal punto di vista sanitario. Adesso, invece, non so più niente". E lamenta una "mancanza di interlocuzione con il Viminale" Poi, sullo sbarco di questa mattina dice: "E' il termometro di un clima che è cambiato - spiega ancora il sindaco - però stiamo vivendo un periodo di transizione. Prima non si capiva nulla e ora si capisce ancora poco ancora, a partire dall'organizzazione di questi sbarchi". E aggiunge: "Prima la nave veniva lasciata in rada per 10 o 15 giorni e poi arrivava l'ordine di sbarco - dice - ora, però, si vive nell'incertezza. Se voglio entrare nel centro devo fare la richiesta al Ministero dell'Interno. Mi fa piacere che non ci sia più la politica del muro contro muro perché abbiamo a che fare con gli esseri umani, ma che gli hotspost siano strutture ermeticamente isolate dal territorio in cui sono allocate è inaccettabile. La gente è allarmata da certe notizie di stampa, invece prima li potevo rassicurare, ora non è più così".