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Incidenti: vedova vittima strada, 'chi uccise mio marito non ha mai scontato la pena' (2)

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AdnKronos
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(Adnkronos) - "Ricordo che pochi mesi dall'incidente, quando ero ancora impossibilitata a camminare da sola, qualcuno mi presentò il costo del deposito che aveva preso in custodia l'auto ridotta a rottame, con una nota che riportava: “Soccorso stradale, recupero difficoltoso, spese di demolizione, trasporto a demolizione, sosta dal 27/07/2013 al 15/01/2014”. Per un totale di 1.641 euro - denuncia ancora la donna - Ricordo che allora mi arrabbiai molto, ero ferita come cittadina italiana e delusa dalla giustizia, e scrissi qui su Facebook: “Senza parole. Il dolore e la beffa, ci hanno distrutto, massacrati, rubato il futuro e la vita di Robi e arriva da pagare..” Naturalmente pagai immediatamente la fattura". "Poi passarono altri mesi, anni, e il 21 maggio del 2015 la legge italiana e il Tribunale di Firenze, applicando la legge "ante" omicidio stradale (ricordo che il penale non è mai retroattivo), è stato condannato per “omicidio colposo e lesioni colpose gravi con violazione delle norme sulla circolazione stradale”, a tre anni di reclusione e quattro anni di sospensione della patente. Pena che non ha mai scontato, e che mai sconterà, lui è in Turchia. E cosa è cambiato oggi da allora? - prosegue Marina Fontana- Oggi abbiamo una legge sull'omicidio stradale, una cosa giusta, a cui ho contribuito con tantissimi familiari di vittime della strada e tantissimi politici che ci hanno ascoltato, sostenuto e aiutato, ma continuiamo ancora oggi a vivere sulla nostra pelle le numerosi stragi stradali e i tantissimi morti per incidenti stradali che giornalmente insanguinano le strade e autostrade italiane. Un dolore costante, per me e per le altre vittime e familiari di vittime decedute, un dolore che si rinnova ogni volta che sentiamo parlare di un altro incidente e di un'altra vittima. "Morti che, ribadisco, si potrebbero evitare con una maggiore presa di coscienza di quanto è importante essere responsabili alla guida, di quanto è indispensabile investire in sicurezza stradale, manutenzione delle strade e correzione dei comportamenti sbagliati alla guida. Roberto non è stato vittima di un incidente, ma vittima di un omicidio - aggiunge la vedova della vittima di strada - Io non sono stata vittima di un incidente stradale ma di un omicida che con me ha sbagliato mira e mi ha solo ferito gravemente. Ed è stato ed è questo il senso della mia battaglia, che non è solo la mia, ma di tantissime persone come me. Perché si deve attendere che la tragedia di un incidente stradale mortale ci faccia piangere in prima persona per riflettere realmente sui rischi che corriamo giornalmente sulle strade?". "Basta con questa scia di sangue, si investa in sicurezza, si prenda coscienza di quanto sia importante diventare responsabili alla guida, e pretendere che gli altri siano responsabili al volante. Basta vittime della strada causate da autisti che utilizzano droghe e alcol prima di mettersi alla guida, basta distrazione alla guida per utilizzo scorretto del cellulare alla guida, no a superare i limiti di velocità - conclude -Io so che niente e nessuno mi fermerà finché non avremo vinto anche questa battaglia, la mia e la vostra battaglia per una vera presa di coscienza di quanto sia indispensabile che l'unica strada possibile per chi guida debba essere la responsabilità di tutti alla volante".

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