Milano: sindacati, 'a rischio 200 lavoratori di Cavalli'
Milano, 22 ott. (Adnkronos) - Sono a rischio 200 lavoratori tra le sedi di Milano e Firenze dell'azienda di Roberto Cavalli. "A distanza di quasi tre mesi dalla scadenza del termine fissato dal giudice per il concordato in bianco, ancora oggi non c'è stata l'omologa del tribunale di Milano sul piano di ristrutturazione del debito presentato dall'azienda". Per la Filctem-Cgil e Femca-Cisl cresce "la preoccupazione e l'incertezza sul futuro per i dipendenti della Roberto Cavalli delle due sedi di Milano e Firenze: l'omologa del tribunale, infatti, è condizione per l'acquisto definitivo della società da parte di Damac e, quindi, per comprendere davvero le reali intenzioni della nuova proprietà". Per i sindacati "è incomprensibile e quindi inaccettabile che fino ad oggi non sia stato possibile avere chiarezza sulle prospettive dell'azienda e sulla sorte dei 200 lavoratori di Cavalli". Non è più sostenibile "il clima che si è determinato - spiegano - in azienda e che è emerso chiaramente nell'assemblea di giovedì scorso. Se non ci sarà uno sblocco immediato della situazione, come segreterie provinciali di Filctemcgil e Femca-cisl, chiederemo, con la mobilitazione, un tavolo istituzionale per evitare che venga messa ulteriormente a rischio la continuità dell'azienda e il futuro delle 200 famiglie coinvolte dalla vicenda".