Dal deep fake al deep nude
Le Iene
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - Foto di nudo integrale, spesso con volto e fattezze di vip e famosi, liberamente in circolo sul web. Ma niente è come sembra. Dopo l'allarme 'deep fake' lanciato dall'esperimento di 'Striscia la Notizia' con il il falso Renzi, ecco arrivare quello sul 'deep nude' ad opera delle Iene. Un problema, spiega Matteo Viviani in trasmissione, che potenzialmente potrebbe riguardare chiunque e che ha come testimonial suo malgrado Fabiana, vera e propria vittima dell'intelligenza artificiale applicata agli scatti. Ed è così che la ragazza, avvertita da uno sconosciuto, si è ritrovata a 'posare' - senza mai averlo fatto - in ben 36 fotografie di nudo. Come? Attraverso quello che è più di un semplice fotomontaggio e che vede il suo volto 'abbinato' a corpi che non sono il suo, ricostruiti però nel dettaglio e artificialmente. A creare il tutto, spiegano le Iene, un programma in grado di 'spogliare' le donne presenti in una foto, qualcosa di leggermente diverso dalla tecnologia dietro al deep fake, che può ricreare un'immagine 'coerente' a quella che gli viene proposta. La tecnologia applicata si chiama GAN, e cioè Rete generativa avversaria. Ma cosa è in grado di fare? Generare un'immagine più realistica possibile e capire se è abbastanza realistica da essere scambiata per vera. Si tratta insomma di un programma 'addestrato' a riprodurre nudi realistici partendo letteralmente da zero, con proporzioni, ombre, luci e creazione, pixel dopo pixel, di una nuova foto. Come base basta un'immagine qualunque, ma quando si arriva alle parti coperte il programma 'spoglia' il soggetto e ne ricostruisce da zero anche le parti intime. Per provare la pericolosità del deep nude, la Iena Matteo Viviani ha quindi creato di sana pianta dei nudi fake della collega Veronica Ruggeri e di Chiara Ferragni. Il risultato? I rispettivi compagni - Nicolò De Devitiis e Fedez - non sono stati in grado di distinguere la realtà dal fake.