Mafia: poliziotto 'Scarantino non si è mai lamentato di maltrattamenti a Pianosa' (2)
(Adnkronos) - L'ispettore Guttadauro, che aveva prestato servizio come scorta del giudice Giovanni Falcone, fu uno degli agenti scelti per proteggere il pentito che aveva deciso di parlare con i magistrati, anche se poi ha ritrattato tutto. Il poliziotto partecipò anche ai primi sopralluoghi fatti a Palermo dall'ex collaboratore Scarantino. Due in particolare li ha definiti "delle passeggiate notturne per la città", per localizzare l'officina dove sarebbe stata nascosta la Fiat 126 trasformata poi in autobomba. "Passeggiate - ha detto in aula Guttadauro - perché Scarantino non individuò l'autofficina di Orofino", che secondo le indagini degli investigatori del pool Falcone Borsellino venne utilizzata dai killer di Paolo Borsellino per imbottire di tritolo la 126 usata per la strage. Prima di Guttadauro è stato sentito in aula un altro poliziotto, Domenico Militello, anche lui del gruppo investigativo 'Falcone e Borsellino'. Ha risposto alle domande della difesa e delle parti civili. "Io, Scarantino non l'ho proprio visto - dice - lui ha detto di me che sono stato a Pianosa, l'unica spiegazione che mi sono dato, è che quando è stato a Firenze ho avuto un alterco con lui. Una sera aveva dato degli schiaffi alla moglie e abbiamo sentito delle grida, aveva dato schiaffi alla moglie che aveva parlato con il funzionario che c'era all'epoca, il dottor Federcio che le aveva chiesto se la sistemazione era idonea. Una cosa normale e lui era impazzito dalla gelosia. L'aveva schiaffeggiata, ho trovato la moglie che aveva il labbro spaccato. L'unica spiegazione che mi do che Scarantino mi tira in ballo in tutta questa vicenda. Tranne una volta che ho accompagnato la dottoressa Boccassini non l'ho più visto".