Mafia: Processo trattativa, il silenzio di Berlusconi davanti ai giudici/Adnkronos
Palermo, 11 nov. (Adnkronos) - (di Elvira Terranova) - "Presidente, su indicazione dei miei avvocati, intendo avvalermi della facoltà di non rispondere". Tutto come previsto. Silvio Berlusconi non parla. L'ex premier ha scelto il silenzio al processo d'appello sulla trattativa tra Stato e mafia che si celebra davanti alla Corte d'assise d'appello di Palermo. Un'udienza durata meno di due minuti in tutto. Berlusconi, scortatissimo, è entrato in un'aula superblindata, si è seduto, non ha nemmeno declinato le sue generalità, e ha detto che non risponderà alle domande della difesa di Marcello Dell'Utri. Alle 11.19 è entrato nell'aula bunker in cui si celebrò il primo maxiprocesso e alle 11.21 ha già lasciato l'aula 'astronave'. Prima di entrare in aula i suoi avvocati, Ghedini e Coppi, hanno fatto sapere alla Corte d'assise d'appello che Berlusconi non vuole essere ripreso da fotografi e telecamere. L'udienza, con Berlusconi che aspetta in una sala attigua all'aula bunker, inizia con una richiesta insolita dei legali di Marcello Dell'Utri, che a fine dicembre dovrebbe tornare libero. L'avvocato Francesco Centonze ha chiesto alla Corte d'assise d'appello la proiezione di un video contenente una conferenza stampa fatta da Silvio Berlusconi il 20 aprile 2018, subito dopo la sentenza del processo trattativa tra Stato e mafia. "Chiederemo di visionare il documento audiovisivo che ha per oggetto le dichiarazioni rese alla stampa il 20 aprile 2018 immediatamente dopo la sentenza di primo grado - dice Francesco Centonze - Il video dura pochi minuti e riteniamo che abbia un contenuto rilevante, rappresenta un fatto, ossia l'onorevole Berlusconi il giorno della pronuncia della corte d'assise di Palermo rende delle dichiarazioni e sostiene testualmente che "il governo Berlusconi non ha mai ricevuto nel '94 e negli anni a seguire nessuna minaccia dalla mafia o dai suoi rappresentanti" e continua rivendicando l'operato dei governo".