Mafia: processo Capaci, confronto tra poliziotto indagato e pentito, 'Non ero su luogo strage'
Caltanissetta, 19 nov. (Adnkronos) - Giovanni Peluso, l'ex poliziotto indagato per la strage di Capaci, esclude "al cento per cento" di avere fatto parte della strage in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Lo fa nel corso di un confronto con il pentito che lo accusa, Pietro Riggio, avvenuto il 7 marzo scorso. Peluso si difende: "Lo escludo al cento per cento. E poi è dimostrabile, non ho potuto materialmente esserci. Perché stavo al corso per sottufficiali, come facevo ad andare a Capaci?". Giovanni Peluso l'ex sovrintendente della Polizia di Stato, con un passato in servizio a Napoli e Roma, è stato iscritto nel registro degli indagati da per associazione mafiosa proprio in seguito alle dichiarazioni del pentito Pietro Riggio. Secondo l'accusa della Procura di Caltanissetta il campano Peluso avrebbe ricoperto il ruolo di “compartecipe ed esecutore materiale della strage di Capaci”. I verbali del confronto verranno depositati oggi al processo Capaci bis che sta per iniziare a Caltanissetta. Oggi verrà sentito proprio Pietro Riggio. Secondo Riggio, Peluso avrebbe addirittura messo sotto l'autostrada il tritolo che ha fatto saltare in aria Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta.