Mafia: pentito Avola, 'per strage Capaci artificiere Usa vicino a John Gotti'
Caltanissetta, 19 nov. (Adnkronos) - Per addestrare gli stragisti di Capaci la mafia americana avrebbe inviato un misterioso esperto di esplosivi, "uomo di John Gotti". A dirlo in aula, al processo 'Capaci bis' che si celebra davanti alla Corte d'assise d'appello di Caltanissetta, è il pentito di mafia Maurizio Avola, indagato con Maurizio D'Agata. Avola ne aveva già parlato all'inizio della sua collaborazione con la giustizia, nel 1994, dopo aver confessato 80 omicidi, ma non aveva ancora rivelato chi fosse l'esperto artificiere americano. Lo ha fatto solo nei mesi scorsi, parlando con i magistrati di Caltanissetta. E oggi lo sta ripetendo in aula dicendo che si trattava di un uomo di John Gotti, il capo della famiglia Gambino di New York. Alla sbarra nel processo di secondo grado Salvatore Madonia, ritenuto capomandamento della famiglia di Resuttana, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello. In primo grado furono tutti condannati all'ergastolo, tranne Tutino che venne assolto per non aver commesso il fatto. "Il forestiero arrivò a Palermo nei primi mesi del 1992, sarà stato tra marzo e aprile, aveva circa 40 anni, capelli castani, occhi scuri, alto 1.85, corporatura robusta e vestito in maniera molto elegante. Lo incontrai a Catania, a casa di Aldo Ercolano, che mi disse: ‘Oggi hai conosciuto una persona importante'”. "Ci spiegò come sistemare l'esplosivo e come posizionarlo, come usare il detonatore, per evitare l'interferenza. Ricordo che i detonatore aveva un antennino molto piccolo". Poi l'esplosivo sarebbe stato consegnato, come dice oggi Avola "a Cosa nostra palermitana". "Ho consegnato l'esplosivo e due detonatori - dice Avola collegato in videoconferenza - poi i telecomandi li abbiamo mandati successivamente. Si è provato il telecomanda, lo hanno modificato ed è stato spedito una settimana dopo". La deposizione prosegue.