Violenza sulle donne: panchina rossa alla Camera commercio di Palermo (2)
(Adnkronos) - "Anche grazie all'attività della rete dei Comitati delle Camere di commercio, molte donne in Italia hanno scelto di avviare una propria attività, dando corpo alla propria vocazione professionale e in piena autonomia - dice Confcommercio - A Palermo e in provincia un quarto dell'imprenditoria è femminile, su un totale di 97.322 imprese registrate il 31.12.2018 alla Camera di Commrecio, 23.195 sono quelle femminili". Dal confronto tra il 3° trimestre 2019 e il 3° trimestre 2018 viene fuori che è positivo e si attesta sul +5% il saldo tra le aperture e le chiusure di nuove sedi sul territorio della provincia. La media regionale in Sicilia è del 24,43%. Il totale delle imprese infatti è 467.447, mentre i totale di quelle femminili nell'Isola è 114.216. La media nazionale relativa alla presenza di imprese femminili è inferiore alle statistiche palermitane. Nel resto del Paese sono in tutto un milione e 340mila, da censimento dalle Camere di commercio, poco meno del 22% del totale delle aziende italiane. In Italia, con oltre 3 milioni di addetti totali alle imprese femminili si deve più del 14% dell'occupazione complessiva del settore privato. Qui di seguito, la tabella con il confronto tra le regioni. Imprese totali, imprese femminili e tasso di femminilizzazione per regione. Dai dati del Registro Imprese, a Palermo le imprese femminili registrate sono 23.195 (a fronte delle 18.266 attive). Di queste, il 65,2% sono registrate come imprese individuali, il 19,1% come società di capitali, l'8% sono società di persone. Il settore in cui l'imprenditoria femminile è maggiormente attiva è il Commercio all'ingrosso e al dettaglio (7.270), seguito da Agricoltura e agroindustria (3.360), Turismo e gestione di attività ricettive, (1.609), Manifattura (1.164) e Costruzioni (969). “L'iniziativa - spiega Angela Pisciotta, presidente del comitato per l'Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Palermo - nasce con lo scopo di stimolare una nuova sensibilità verso le disparità, gli squilibri e le discriminazioni che le donne subiscono nel mondo del lavoro e dell'impresa, il progetto è stato promosso dal movimento Stati Generali delle Donne, al quale hanno aderito Unioncamere e le Camere di Commercio. Il comitato per l'Imprenditoria Femminile ha subito sposato l'iniziativa, con l'obiettivo di farne il vessillo di una nuova consapevolezza di genere”. “C'è ancora tanto da fare per l'imprenditoria femminile – conclude il presidente della Camera di Commercio, Alessandro Albanese - . La promozione di iniziative come questa sia a livello locale che a livello nazionale è fondamentale, il comitato si muove ogni giorno nel segno di questi valori”.