Cerca
Logo
Cerca
+

Palermo: caso Arata, pm sentono assessore Cordaro come teste

default_image

AdnKronos
  • a
  • a
  • a

Palermo, 28 nov. (Adnkronos) - L'assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro viene sentito come persona informata dei fatti dai pm che coordinano l'inchiesta sul caso Arata. Dopo avere ascoltato il Presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, che ha parlato dei suoi rapporti con l'ex consulente della Lega Paolo Arata, arrestato la scorsa estate con l'imprenditore Vito Nicastri, adesso il Procuratore aggiunto Paolo Guido e il pm Gianluca De Leo stanno ascoltando anche l'assessore Cordaro. Già lo scorso 4 luglio Cordaro era stato ascoltato dalla Commissione antimafia all'Ars e aveva detto: "Arata mi si presentò come responsabile nazionale del centro destra per l'energia e l'ambiente, cosa che mi lasciò perplesso perché oggi in Italia un centrodestra non c'è quindi non capì a cosa si riferiva". Cordaro raccontò all'Antimafia il suo incontro con Paolo Arata al centro di un'inchiesta della procura di Palermo su un giro di mazzette che vede coinvolti anche alcuni dirigenti e funzionari della Regione siciliana. "Lo incontrai pensando che volesse parlare di pianificazione, di progetti per la Sicilia - disse - Lui cominciò volando alto, ma poi atterrò molto basso perché mi chiese se potessi intervenire su due progetti di biometano perché il suo desiderio era che non fossero assoggettati alla Via, quindi bypassassero l'assessorato all'Ambiente. Gli dissi che mi sarei informato e lo congedai. Dopo qualche giorno incontrai l'ingegnere Mario Parlavecchio e il mio capo di gabinetto Vincenzo Palizzolo (che ieri ha presentato le dimissioni ndr) a cui chiesi notizie di questi due progetti e credo che fu Parlavecchio a dirmi che i due progetti non potevano non essere assoggettai alla Via. Arata continuò a chiamarmi ma non potendo e non volendo dare una risposta per telefono su pratiche itinere, non risposi".

Dai blog