Maltempo, notte infernale in Sicilia
Palermo, 14 dic. (Adnkronos) - Alberi abbattuti, tegole divelte, cartelloni caduti al suolo e diversi gazebo distrutti. E' il bilancio di una notte di vento forte e pioggia che si sono abbattuti sulla città di Palermo. Sono stati oltre 120 gli interventi dei Vigili del fuoco che sono ancora al lavoro. "E' stato un inferno", dicono i vigili del fuoco. Intanto anche oggi sarà allerta meteo a Palermo. Ieri sera la Protezione Civile Regionale siciliana ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido fino alle 24 di oggi. A Palermo resteranno chiusi, per il forte vento, ville e giardini. A San Martino delle Scale, nei pressi di Monreale, alcune famiglie sono rimaste bloccate nelle proprie abitazioni a causa di grossi arbusti caduti proprio davanti all'ingresso degli appartamenti. Inoltre sono caduti molti cornicioni che si sono staccati dai tetti. Decine i cartelloni pubblicitari divelti. Ma i Vigili del fuoco di Palermo confermano all'Adnkronos che "fino a questo momento non si registrano feriti". Ancora isolate le isole Eolie. Il mare ha raggiunto anche forza 6-7. Da ieri sono interrotti i collegamenti marittimi con le isole Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi. E ieri pomeriggio gli aliscafi e i traghetti si sono fermati anche da Milazzo per Lipari, Salina e Vulcano. La preside della scuola elementare, Mirella Fanti, ha lanciato sempre ieri un appello perché gran parte dei docenti arriva dalla terraferma e quindi non può raggiungere Lipari. Il forte vento e la pioggia hanno distrutto e divelto il pontile degli aliscafi di Ginostra sull'isola di Stromboli. "Se ci dovesse essere una eruzione, i mezzi veloci non potranno attraccare e ci verrebbe preclusa anche una eventuale evacuazione", denuncia all'Adnkronos Gianluca Giuffrè, un abitante di Ginostra. "I costoni fronte porto franano e il tutto accade nell'indifferenza di chi ci amministra", aggiunge Giuffrè. "Lo scorso luglio quando c'è stata l'eruzione gran parte delle persone ha lasciato l'isola con gli aliscafi e oggi sarebbe improponibile - aggiunge - Tutto questo si poteva evitare perché da sei anni c'è un progetto di messa in sicurezza ma i lavori non sono mai iniziati, E ora i ritardi hanno fatto sì che il pontile sia stato divelto e spazzato via". Finite in mare anche due imbarcazioni. Non solo. Il mare ha inoltre spazzato via il centro di raccolta dei rifiuti, in attesa di essere trasportati da una nave, "quindi ha portato via anche tutti i cassoni contenenti i rifiuti - dice ancora Giuffrè - ed è la seconda volta che accade perché era accaduto anche nel marzo 2018 e noi lo avevamo già segnalato anche alla Procura. Il risultato è un disastro ambientale perché i sacchi con i rifiuti sono finiti in mare". "Facciamo un appello alla sensibilità del Presidente della Regione Nello Musumeci che ci è stato vicino in occasione degli eventi vulcanici. Solo lui può aiutarci", ha aggiunto Giuffrè.