Mafia: verbale Davigo, 'in carcere le guardie dicevano a Riina 'Taci, prigioniero!'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - Quando il boss mafioso Totò Riina, dopo l'arresto avvenuto il 15 gennaio 1993, si rivolgeva al personale penitenziario, gli agenti gli rispondevano: "Taci, prigioniero!". E' quanto racconta, in un verbale del 20 settembre 2012, il magistrato Piercamillo Davigo. Il giudice dice di averlo appreso da Francesco Di Maggio, l'ex vice capo del Dap dal giugno 1993 fino al 1994. La difesa di Mario Mori chiede adesso di acquisirlo nel processo d'appello sulla trattativa tra Stato e mafia a Palermo. Alla domande dei pm su quali fossero i rapporti con Francesco Di Maggio, Davigo spiega: "Un volta mi parlò di avere creato una squadra di agenti di Polizia penitenziaria Barbaricini per sorvegliare Riina e mi fece una battuta - dice - quando Riina gli rivolge la parola gli dicono: 'Taci, prigioniero!'. Mi rimase impressa questa cosa ma non mi disse mai null'altro della sua attività. Tra l'altro, appunto era, anche questo era assolutamente in linea con l'idea che io avevo di lui, per cui quando ho letto sui giornali queste notizie sono rimasto assolutamente sorpreso perché continuo a ritenere del tutto inverosimile che lui possa avere avuto parte a una cosa di questo genere perché è così lontana dal suo modo di essere che... perché era un soggetto per certi versi molto simile a me, poco incline alla mediazione". Ma non gli avrebbe mai parlato di "revoche, di mancate proroghe del 41 bis".