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Mafia: Boccassini, 'si doveva capire subito che Scarantino era inattendibile'

AdnKronos
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Caltanissetta, 20 feb. (Adnkronos) - "Si doveva capire subito" che Vincenzo Scarantino, il falso pentito della strage di via D'Amelio "era inattendibile". E' quanto dice, collegata in videoconferenza, l'ex Procuratore aggiunto di Milano ilda Boccassini, deponendo al processo sul depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'Amelio a Caltanissetta. Alla domanda su chi fossero i magistrati che "davano credito" all'ex picciotto della Guadagna di Palermo, le cui affermazioni portarono a numerose condanne definitive per le stragi, poi revisionate, Boccassini replica: "I pm Annamaria Palma e Carmelo Petralia", cioè i due magistrati che oggi sono indagati dalla Procura di Messina per calunnia aggravata in concorso con l'accusa di avere indotto Scarantino a fare delle dichiarazioni. Poi Il magistrato, che fu applicata a Caltanissetta dal 1992 al 1994, ricorda che nell'agosto 1994, poco prima che lasciasse Caltanissetta, aveva chiesto al Procuratore Giovanni Tinebra di potere partecipare agli interrogatori di Scarantino e rinviare le ferie, ma il Procuratore la mandò in vacanza. "Dopo il mio ritorno venni tenuta fiori dai giochi - dice - Non ero più la protagonista della dinamica investigativa".

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