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Palermo: sospesa dipendente Riscossione Sicilia, è indagata per peculato e autoriciclaggio

AdnKronos
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Palermo, 26 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica della città, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo hanno notificato a R.S., 41 anni, di Palermo, dipendente di Riscossione Sicilia S.p.A, la misura cautelare della sospensione dai pubblici uffici per un anno. La misura cautelare è stata disposta dal Gip in sede di convalida di un sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura della Repubblica ed eseguito nei giorni scorsi per un importo pari a 163 mila euro in relazione alle ipotesi di reato di peculato e autoriciclaggio. Le indagini, svolte dagli specialisti del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle, hanno consentito di accertare "che l'indagata - addetta alla gestione delle istanze di rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali presso l'ente di riscossione -, tra il 2017 e il 2019, si è fatta consegnare da vari contribuenti ingenti somme di denaro, stimate in almeno 163.000 euro, con la promessa di potere aderire in tal modo a procedure particolarmente agevolate per la trattazione delle relative pratiche". Ottenuti i pagamenti, per lo più in contanti ovvero a mezzo ricariche di postepay, l'indagata si è appropriata delle cospicue somme senza effettuare alcun versamento per la gestione delle posizioni debitorie dei contribuenti raggirati.

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