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Caso Lusi: Corte Conti 'boccia' fondi a partiti ma respinge questione legittimita'

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Roma, 30 dic. (Adnkronos) - La sezione giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei Conti dichiara "la non rilevanza" nell'ambito del procedimento relativo al caso Lusi della questione di legittimità costituzionale sollevata dal procuratore regionale Angelo Raffaele De Dominicis contro le leggi-provvedimenti che hanno negli anni di fatto reintrodotto il finanziamento pubblico ai partiti. Il procuratore infatti, a novembre scorso, aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale di tutte quelle "leggi camuffate" che avevano eluso i risultati del referendum del '93 con cui la maggioranza degli italiani si espresse in maniera contraria al finanziamento. La questione di legittimita' costituzionale era stata sollevata dal procuratore regionale del Lazio, in via incidentale, nell'ambito dell'indagine istruttoria aperta nei confronti dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Nella sentenza della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti del Lazio, che oggi è stata depositata e che ha condannato Lusi al risarcimento di oltre 22 mln di euro, si fa riferimento anche alla questione del finanziamento pubblico ai partiti. In sostanza la Corte dei Conti ha deciso di non dover trasmettere gli atti alla Consulta per il giudizio di merito, dichiarando "la non rilevanza della questione". Pur "condividendo l'ispirazione di fondo della sollevata questione di legittimità costituzionale", e ricordando di aver da tempo denunciato "l'incoerenza della normativa" sul finanziamento ai partiti, chiedendo "modifiche correttive" al meccanismo dei rimborsi che incide "in maniera rilevante e irragionevole sulle casse dello Stato", il collegio valuta tuttavia che la questione sollevata non è rilevante ai fini del procedimento contabile nei confronti di Lusi tanto da giustificare "la rimessione alla Corte costituzionale". (segue)

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