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Milano: un'avance rifiutata movente omicidio giovane iraniana

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Venezia, 3 feb. (Adnkronos) - Potrebbe essere il rifiuto di un' avances il movente dell' omicidio della trentenne iraniana, il cui corpo e' stato trovato nelle acque della laguna di Venezia nei pressi del Lido nei giorni scorsi. Il giovane indiano, che assieme alla fidanzata e all'iraniana condivideva una stanza a Milano, aveva fatto delle avance alla vittima, che le aveva respinte. L'autopsia ha stabilito che la donna era stata strangolata e poi gettata in acqua. Uccisa il giorno prima del ritrovamento, intorno alle 14. Le impronte digitali avevano portato poi a identificare la donna che frequentava l'Accademia di Brera a Milano. Quel giorno la vittima avrebbe dovuto lasciare la stanza per trasferirsi da una connazionale probabilmente proprio per le avances del coinquilino. I due indagati, dopo aver trasportato in treno il corpo della vittima in un trolley, e gettato nelle acque della laguna, si erano presentati in Questura a Milano con un avvocato spiegando di averla trovata morta perche' "aveva bevuto tanto whisky", non sapendo pero' che era stata gia' accertata la causa della morte per strangolamento. Cosi', messi alle strette dagli uomini della Squadra Mobile i due Indiani hanno confessato, raccontando di essere andati in treno a Lecco, con il cadavere della donna nascosto nel trolley, per gettare il corpo nel lago, ma di aver poi cambiato idea per la presenza di troppa gente. E di aver cosi' deciso di andare a Venezia. Per tornare a Milano la coppia di indiani aveva utilizzato un taxi, pagando 500 euro. E proprio il tassista sentito dagli investigatori della Squadra Mobile di Venezia, ha riconosciuto senza ombra di dubbio la coppia.

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