Caso Adrovandi: il padre di Federico, a corteo ne' pugni chiusi ne' braccia tese
Bologna, 4 feb. - (Adnkronos) - "Un corteo che mi auguro sia senza simboli, né stemmi, né bandiere, né colori, né pugni chiusi, né braccia tese" ma "composto solo di cuori, i vostri" e "solo con il colore ed il profumo immenso della vita" in modo che sia "di immagine e insegnamento ai nostri figli, perchè la vita è di tutti". Questo l'auspicio che Lino Aldrovandi, padre di Federico, esprime con un post su Facebook, in vista del corteo 'Via la divisa' che si terrà il 15 febbraio a Ferrara per chiedere che i poliziotti condannati per la morte del figlio, avvenuta nel 2005, non tornino in servizio, ma siano espulsi dal corpo. Il corteo, promosso dall'associazione Federico Aldrovandi, si concentrerà alle 14 in via Ippodromo, la stessa strada in cui il ragazzo è morto durante un controllo di polizia per le botte ricevute dai 4 agenti. La partenza è prevista invece alle 15; il serpentone arriverà fino alla Prefettura di Ferrara dove, spiega Lino Aldrovandi, "una piccola nostra rappresentanza sarà ricevuta dal prefetto". Il post si conclude con un "grazie, anche da parte delle tante vittime di altre ingiustizie anche loro alla ricerca di una normale verità e di una normale piccola giustizia, i cui famigliari - ricorda - il 15 febbraio saranno accanto a noi, e noi a loro".