Roma: ragazza in coma, padre in passato denuncio' convivente
Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - Il padre della ragazza di 20 anni, ridotta in fin di vita e ricoverata in gravissime condizioni al San Camillo di Roma, in passato aveva denunciato il convivente della figlia, accusandolo di circonvenzione di incapace e sostenendo che la figlia soffrisse di un deficit cognitivo. Il padre era convinto che il 35enne potesse averla circuita. L'uomo era sempre stato contrario alla convivenza fra i due, ma non era riuscito a convincere la figlia a tornare a casa. La 20enne , comunque, non aveva mai denunciato di aver subito violenze dal compagno. Il 35enne, che ha piccoli precedenti per droga, è stato arrestato per tentato omicidio dai carabinieri di Ostia. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ieri sera tra i due sarebbe scoppiata una lite per motivi sentimentali, sfociata poi in un pestaggio. Dopo aver preso la 20enne a calci e pugni fino a ridurla in fin di vita, il 35enne si è rivolto ai vicini chiedendo aiuto e dicendo che la ragazza aveva avuto un malore. Quando i vicini, che avevano sentito le urla, sono entrati nell'appartamento del 35enne hanno capito quanto era accaduto e hanno chiamato il 118. La giovane è stata soccorsa e ricoverata al San Camillo, dove si trova ancora in gravissime condizioni. La ragazza ha riportato un grave danno al cervello, ha lesioni serie alla milza, a un'orbita oculare e in diverse parti del corpo.