Torino: delitto anticipato in racconto, genitori in aula "voleva salvarle"
Torino, 5 feb. - (Adnkronos) - "Voleva salvarle, vedeva il bello che avevano dentro". Lo ha detto oggi davanti ai giudici la madre di Daniele Ughetto Piampaschet, l'uomo accusato di aver ucciso e buttato nel Po la prostituta nigeriana Anthonia Egbuna, il cui corpo era stato ritrovato nel fiume alla fine di febbraio del 2012. Secondo gli investigatori l'uomo avrebbe anticipato l'omicidio in un racconto, La rosa e il leone, ritrovato a casa della vittima. Lui, aspirante scrittore con una passione per le donne e la cultura nigeriana, si e' trattenuto a stento dall'intentervenire durante le deposizioni dei suoi genitori che hanno ripercorso gli anni tra il 2011 e il 2012 e le sue frequentazioni con Anthonia e altre prostitute nigeriane. "La relazione con Anthonia secondo me era finitata gia' quando ha scritto la Rosa e il leone, a giugno" ha detto il padre Luigi, ricordando che poi Daniele era andato in vacanza con Joy, ragazza nigeriana con cui ancorra oggi e' fidanzato. Per la difesa la sua Punto in quei giorni di fine novembre 2011, quando la donna sarebbe stata uccisa, si trovava dal meccanico: "me lo ricordo bene" ha detto Luigi Ughetto che ha riferito anche dei danneggiamenti all'auto e degli incidenti del figlio nell'autunno 2011. "Un giorno torno' a casa con una ferita alla mano. Disse che due uomini di colore avevano aggredito lui e Anthonia in auto e li avevano feriti. Secondo lui era un'intimidazione". E per la difesa, sostenuta dall'avvocato Stefano Tizzani, proprio quell'episodio potrebbe spiegare il sangue della donna trovato sul sedile posteriore della Punto, unitamente a dei rapporti sessuali che Piampaschet ha detto di aver avuto con la prostituta in auto mentre lei aveva il ciclo. Nella prossima udienza Piampaschet dovrebbe rilasciare delle dichiarazioni spontanee.