Caso Lusi: pm, agevolato in appropriazione da assenza partito e revisori
Roma, 7 feb. (Adnkronos) - Nel corso della requisitoria a conclusione della quale ha chiesto la condanna per associazione per delinquere dell'ex senatore Luigi Lusi e dei commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio, prima di giungere alla richiesta delle condanne il pubblico ministero capitolino Stefano Pesci aveva ricostruito l'intera vicenda processuale sottolineando principalmente come Lusi fosse stato agevolato nell'appropriazione indebita dei fondi della Margherita non solo dall'ampia delega che aveva ricevuto quando ancora non era senatore ma solo tesoriere ma anche dall'assenza dei politici. Costoro non si sono interessati, secondo il pm, della gestione e coloro che avevano il compito di controllare (i revisori dei conti) si limitavano ad accertamenti superficiali. Lusi, ha osservato ancora il pubblico ministero, dal 2007 al 2011 ha gestito il conto corrente della Margherita sul quale erano confluiti 80 milioni di rimborsi: "tre parti di questo denaro sono state impiegate in attività illecite, mentre il resto, attraverso innumerevoli assegni in bianco non rintracciabili, ha consentito di destinarli ad altro uso come se fossero un tesoretto da gestire per affari privati e questioni personali". (segue)