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Cassazione: suora mamma ci ripensa e vuole il figlio, stop all'adozione

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Roma, 7 feb. (Adnkronos) - Una suora rimane incinta e inizialmente rifiuta di fare la madre ma al 73esimo giorno dalla nascita della figlia ci ripensa e ora la Cassazione, su ricorso della stessa religiosa, ha stabilito che il rifiuto iniziale, data anche la particolare situazione psicologica della suora (vittima di uno stupro da parte di un sacerdote congolese), non può fare perdere il "diritto alla genitorialità". La storia analizzata dalla Suprema Corte riguarda una suora della Congregazione congolese delle Petites Soeurs di Nazareth che aveva preso i voti nel 1996. Nel 2011, come ricostruisce la sentenza della Prima sezione civile, aveva subito violenza da un prete e aveva dato alla luce una bambina all'ospedale di Pesaro, nel dicembre 2011. Nel passaggio da una fase all'altra, aveva registrato il giudice del precedente grado di giudizio, la suora "era vissuta in uno stato di disorientamento e di incapacità di scegliere e di volere, dal quale era uscita con la consapevolezza del suo nuovo status, che essa desiderava ed era in grado, se pur con i dovuti accorgimenti e supporti, di vivere". La Corte d'appello, nel giugno 2013, aveva dichiarato lo stato di adottabilità della bimba che, al momento della nascita, era stata iscritta nei registri dello stato civile del comune di Pesaro. Contro questa decisione, la suora ha fatto ricorso in Cassazione con successo. (segue)

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