'Ndrangheta: nuova imputazione a processo Meta, boss parte di struttura "visibile"
Reggio Calabria, 10 feb. - (Adnkronos) - Nuovo capo d'imputazione per i capi delle cosche di 'ndrangheta imputati a Reggio Calabria al processo Meta. Agli sgoccioli del dibattimento, alla luce di quanto emerso nel corso delle udienze, il pm Giuseppe Lombardo ha riformulato la contestazione a carico di Giuseppe De Stefano, Pasquale Condello, Domenico Condello, Pasquale Libri e Giovanni Tegano, dipingendoli come dirigenti, promotori e organizzatori dei rispettivi gruppi criminali di appartenenza nell'organizzazione mafiosa "visibile". Nei confronti di personaggi "invisibili", invece, si sta procedendo separatamente. Le cosche avrebbero cambiato assetto dopo la seconda guerra di mafia, finita nel 1991, e avrebbero creato una struttura verticistica che controlla la città. L'organizzazione mafiosa si sarebbe infiltrata in attività economiche anche pubbliche e di rilievo nazionale, avrebbero raccolto voti alle elezioni e controllato le tangenti. L'organo di vertice, secondo il pubblico ministero, è piramidale e "di moderna concezione". In particolare, Giuseppe De Stefano sarebbe stato investito del carica di "crimine" dal boss Pasquale Condello. Quest'ultimo avrebbe diviso con la famiglia De Stefano i proventi delle estorsioni, il cugino Domenico Condello sarebbe stato il suo braccio destro (avvalendosi anche della figura di Demetrio Condello). Giovanni Tegano invece avrebbe supportato l'azione delle famiglie di 'ndrangheta della città. Pasquale Libri, infine, avrebbe preso il posto del fratello Domenico Libri, morto il primo omaggio 2006, nel ruolo di custode delle regole.