Tumori: leucemia, 'farmaco-spazzino' riduce i danni da chemioterapia (3)
(Adnkronos) - "I dati preliminari mostrano che dopo appena un giorno dall'inizio della terapia il febuxostat riduce maggiormente l'acido urico in circolo rispetto ad allopurinolo, mantenendo l'effetto per tutta la durata del trattamento, con una superiorità globale di circa il 30%", ha spiegato Michele Spina, condirettore della Divisione A di Oncologia dell'Istituto Nazionale Tumori di Aviano (Pordenone) e coordinatore internazionale dello studio "Florence". "La riduzione e' percio' molto superiore a quella ottenuta con allopurinolo - ha aggiunto Spina - senza alcun impatto sulla funzionalità renale o effetti collaterali di rilievo. Tutto questo può avere implicazioni cliniche rilevanti, perché sappiamo che per ogni incremento di acido urico nel sangue pari a 1 mg/dl il rischio di sviluppare la sindrome da lisi tumorale raddoppia". La sindrome e' un effetto collaterale della chemioterapia e si verifica quando un gran numero di cellule tumorali, distrutte dai farmaci, liberano nel sangue sostanze tossiche in grande quantità, come l'acido urico, ed elettroliti quali potassio, fosforo e calcio, compromettendo la funzione renale o e/o provocando aritmie o convulsioni. Il rischio di sviluppare la sindrome dipende dalle caratteristiche del paziente e dallo stadio e l'estensione del tumore, e risulta più elevato nel caso di tumori aggressivi, che proliferano in fretta. (segue)