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Palermo: Comune presenta progetto 'Educazione socioaffettiva'

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Palermo, 12 feb. - (Adnkronos) - Dal prossimo anno, partendo con un corso di formazione, l'Assessorato alla Scuola del Comune di Palermo avvierà il processo di costruzione di un unico settore all'infanzia, da 0 a 6 anni, con politiche omogenee e, all'interno di un sistema pedagogico unitario, il modello umanistico-integrato, che usa come strumento fondamentale l'educazione socio-affettiva. Il progetto, coperto da copyright, e' già attivo in alcune amministrazioni pubbliche e private del Paese. A Palermo, il via al corso per le educatrici asili nido e scuola dell'infanzia ha avuto inizio ieri pomeriggio alla sala De Seta dei Cantieri Culturali della Zisa. Le educatrici, suddivise in 10 gruppi, parteciperanno a 10 incontri di 3 ore ciascuno, per un totale di 30 ore di corso. Le finalità del corso sono l'accrescimento della consapevolezza del valore e del significato della propria professionalità, l'acquisizione di competenze nella comunicazione efficace, la capacità di condurre riunioni e la gestione dei conflitti. Il corso, rivolto alle educatrici, e' stato presentato questo pomeriggio presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi. L'obiettivo del corso e' "lo sviluppo dell'autostima, l'aumento delle competenze relazionali, comunicative e sociali, l'incremento della creatività e la valorizzazione del gruppo". Presenti all'incontro con i giornalisti, tra gli altri, il Sindaco Leoluca Orlando, l'Assessore alla Scuola, Barbara Evola, la professoressa Anna Putton, psicologa di comunità e creatrice in Italia del modello dell'educazione socioaffettiva insieme alla professoressa Francescato e la psicologa Anegla Vetrano presidente dell'Associazione palermitana psicologia integrata, oltre al Sindaco e al vice Sindaco del 'Consiglio comunale dei ragazzi'. "Si tratta di un progetto nuovo per il settore dell'infanzia a Palermo -ha detto l'assessore alla Scuola, Barbara Evola- che si collega alla programmazione europea che mira all'incremento dei servizi all’infanzia nelle città che, di conseguenza, deve diventare una priorità delle amministrazioni comunali. Con questo progetto abbiamo ripensato ad un nuovo percorso che parte dall'unificazione del settore degli asili nido con quello delle scuole materne, perché non si possono pensare politiche rivolte all'infanzia in modo separato. Questo progetto che adottiamo negli asili nido e nelle scuole materne è in controtendenza alle politiche nazionali sulla scuola che oggi sono più adatte al mercato che non alle finalità educative". (segue)

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