Napoli: inchiesta sui Bros, uso ricattatorio violenze di piazza e intimidazioni
Napoli, 13 feb. - (Adnkronos) - Una vera e propria "struttura delinquenziale" articolata in cellule operative stabilmente coordinate tra loro, creata da un ristretta cerchia di aderenti al gruppo di cosiddetti 'disoccupati organizzati', dediti "all'uso ricattatorio della violenza di piazza e all'intimidazione di pubblici ufficiali e istituzionali". E' quanto sarebbe emerso dall'inchiesta della Procura di Napoli che ha portato all'esecuzione, questa mattina, di 25 ordinanze nei confronti di altrettanti aderenti al movimento 'Disoccupati Bros'. Blocchi ferroviari e portuali, occupazioni di uffici pubblici e di luoghi sacri e museali, devastazioni di sedi di partiti politici, incendio di cassonetti di rifiuti, danneggiamento e incendio di autobus, autovetture private e arredi pubblici, fino a sofisticate campagne intimidatorie nei confronti di personalità politiche ritenute ostili: comportamenti reiterati e pianificati, scrive il procuratore aggiunto Giovanni Melillo, "al fine di ottenere il ripristino di scelte gestionali della pubblica amministrazione corrispondenti a politiche sociali di tipo assistenzialistico e clientelare". Comportamenti che hanno recato "grave danno per l'ordine pubblico nonché per la tranquillità dei cittadini e l'ordinato svolgersi della vita economica e sociale della città di Napoli", talvolta addirittura costretta "alla paralisi". Le indagini si riferiscono ad azioni compiute tra il 2010 e le prime settimane del 2014, e si sono sviluppate "tenendo sempre ben presente la netta distinzione che deve intercorrere tra atti di esercizio di diritti costituzionali e comunque l'espressione del dissenso sociale pur in forme e con modalità estreme da un lato, e, dall'altro lato, la regia di azioni delittuose inquadrate in una logica prettamente criminale, finalizzata al conseguimento di trattamenti privilegiati, secondo nefasti modelli, in passato a lungo praticati, di sfruttamento clientelare di risorse pubbliche, come tali invece da destinare alla tutela di interessi generali".