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Casa: Roma, Peciola (Sel), non si risponde a emergenza sociale con repressione

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Roma, 15 feb. - (Adnkronos) - "Non si risponde all'emergenza sociale di Roma con la repressione". Lo ha detto il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola, commentando i 7 arresti e i 10 obblighi di esponenti dei Movimenti per la Casa, firmati dalla Procura di Roma giovedì scorso per la manifestazione del 31 ottobre 2013. L'occasione è la conferenza stampa odierna nella sede del gruppo consiliare a via delle Vergini, insieme ad esponenti di associazioni come Progetto Diritti, Antigone, Action, Teatro Valle e Scup. "Il momento è delicato - afferma - la Capitale è una polveriera, perciò bisogna sospendere le operazioni di repressione sulle realtà sociali della città. Se qualcuno vuole accendere la miccia faremo tutto per spegnerla, però la parola torni al dialogo e al tavolo, superando le difficoltà della politica. Ci sono voci che parlano di altre operazioni di natura repressiva in città, spero rimangano voci. Peciola critico anche sul rapporto tra Governo e Comune capitolino: "Roma viene trattata dal Governo come un Paese dell'America Latina che subisce gli ordini della Fmi: 'Privatizzate o non vi aiutiamo'". "Mancano risposte - aggiunge - su questioni sociali cruciali come salario, emergenza abitativa e impoverimento drammatico della popolazione romana. Le tante iniziative sociali che provano a uscire dalla crisi e rendono Roma un contesto unico in Europa per qualità e quantità in questo senso, non hanno bisogno di scontri e inasprimenti. È pericoloso - dice - affrontare questi temi con leggi speciali e con la scelta di una scorciatoia giudiziaria, fatta di misure sprorporzionate rispetto ai fatti".

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